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METODO STECCO: tecnica manuale fisioterapica e riabilitativa
Raggiungi il tuo stato di benessere dalla prima seduta
METODO STECCO: metodo manuale con molteplici benefici per l’apparato muscolo scheletrico e viscerale
La manipolazione con il metodo stecco consiste in una serie di manipolazioni e massaggi con polpastrelli e gomiti, a seconda del settore del corpo da trattare. La Manipolazione Fasciale è un metodo di approccio al paziente innovativo ed in evoluzione, fondato da Luigi Stecco, fisioterapista di Vicenza.
Essa si occupa di problematiche osteo-mio-articolari: alterazioni della postura, lombalgie, cervicalgie, epicondiliti (gomito del tennista) e disfunzioni viscerali.
Il metodo agisce direttamente sul tessuto connettivo denso (Fascia Corporis) e prevede il trattamento della fascia ovvero di una membrana presente al di sotto della cute, la quale avvolge i muscoli ed allo stesso tempo si espande all’interno di questi. Grazie alla sua continuità anatomica ed alla stretta connessione con le fibre muscolari, essa collega e coordina un’articolazione con l’altra, garantendo un gesto motorio armonico.
Benefici del METODO FASCIALE STECCO:
I benefici di questa particolare tecnica di manipolazione manuale si riscontrano in termini di sollievo da sensazioni dolorose. Oltre alla scomparsa del dolore, viene ripristinato anche il normale movimento e la funzionalità articolare e muscolare della zona colpita.
In tal modo vengono rese di nuovo morbide e malleabili le parti del corpo prima soggette ad una tensione muscolare.
Tramite la Manipolazione Fasciale è possibile trattare patologie in fase sia acuta che cronica come:
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Lombalgie e cervicalgie (anche nei casi in cui sia presente irradiazione agli arti)
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Patologie articolari (ad esempio di spalla o ginocchio)
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Dolori legati a processi artrosici
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Sindromi neurali da compressione (ad es. sindrome del tunnel carpale)
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Dolori post-traumatici o post-chirurgici (comprese alcune complicanze come l’algoneurodistrofia)
Tramite questo approccio è inoltre possibile intervenire su disfunzioni viscerali, neurologiche e sindromi come:
- Problematiche dell’apparato digerente (ad esempio il reflusso gastroesofageo o la stipsi)
- Esiti di sindromi neurologiche come ictus e parkinson
- Fibromialgia
- Vertigini e cefalea
- Edemi
- Dermatiti, allergie, infezioni recidivanti, dismenorrea, disturbi di termoregolazione.
Si lavora su parti del corpo a distanza per andare a risolvere un dolore localizzato perché il dolore può essere causato o partire da altri punti del corpo lontani dalla zona in cui si concentra il dolore.
Ti riconosci in queste situazioni?
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Per chi è indicato il METODO STECCO?
Questa tecnica si rivela utile per riuscire a risolvere problemi di natura osteo-mio-articolare. È il caso, quindi, di lombalgie, cervicalgie, alterazioni della postura o epicondiliti.
Rappresenta un trattamento specifico anche per tunnel carpale, acufeni, alluce valgo, cisti articolari e colpo di frusta. Può rivelarsi utile, inoltre, in caso di difficoltà e disturbi viscerali. È possibile applicarla sia ad adulti che a bambini.
È molto consigliata, inoltre, per gli sportivi facilmente sottoposti a traumi fisici durante le prestazioni agonistiche o nel corso degli allenamenti. Con l’adozione di questa tecnica si punta a conoscere le cause del problema così da favorire la scomparsa della relativa manifestazione sintomatologica.
Durata e modalità del trattamento fasciale:
La seduta di Manipolazione Fasciale inizia con una fase di conoscenza e di raccolta delle informazioni circa le necessità della persona e il motivo per cui si reca in trattamento. Successivamente il fisioterapista con delle domande-ricerca si delineano tutte le informazioni relative allo stato di salute attuale e pregresso che possono aver contribuito a mal funzionamento del sistema fasciale.
É un metodo concreto ed economico per il paziente, poichè si riducono la frequenza delle sedute e la durata del ciclo di trattamento, ottenendo risultati migliori e riducendo i tempi necessari.
Durante la seduta di manipolazione il paziente potrebbe avvertire dolore. La zona sottoposta alla manipolazione può rimanere dolente anche per diverse ore dopo la seduta.
In ogni caso occorre attendere un periodo di circa una settimana per valutare gli effetti della pratica. Si dovrebbe assistere ad una scomparsa della sensazione dolorosa, dovuta alla pratica e al problema pregresso, e ad un miglioramento della funzionalità.
Sono necessarie poche sedute della durata di 30 minuti cadauna.
Nella prima visita è compresa una valutazione fisioterapica insieme al Medico per indagare sull’origine del dolore.
Il trattamento va ripetuto preferibilmente ogni 7-10 giorni e sono sufficienti 3-4 sedute per raggiungere lo stato di benessere, già dalla prima seduta si vedono i risultati.
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A seguito di prenotazione, ricordiamo che ai fini della visita il paziente è invitato a portare con sé eventuali esami diagnostici e tutta la documentazione medica eventualmente posseduta utile ad un’anamnesi completa iniziale.