Si occupa dei problemi conseguenti ad anomalie del controllo vescicale come l’incontinenza urinaria o, al contrario alla difficoltà di svuotamento vescicale: ciò che viene definito ritenzione urinaria.

Una valutazione uroginecologica trova anche indicazione per le pazienti disturbate da aumentata frequenza minzionale talvolta con urgenza, oppure quando è presente sangue nell’urina (ematuria)o quando i sintomi sono legati a infezioni vescicali : dolore durante lo svuotamento vescicale.

Sintomatologia uroginecologica può essere presente anche nei casi di Prolasso degli organi pelvici , quando a causa di “abbassamento” dell’utero e delle pareti vaginali a seguito di lassità e/o cedimento dei muscoli del pavimento pelvico la paziente avverte un disagio riferito come “Peso, Ingombro, Sensazione di corpo estraneo”. L’intensità dei sintomi procede di pari passo con la gravità del prolasso ma è indubbio che anche un prolasso lieve può disturbare  significativamente la qualità di vita.

Le problematiche uroginecologiche possono anche regredire spontaneamente ma spesso richiedono un trattamento il  quale , a seconda dei casi potrà essere farmacologico oppure  riabilitativo o anche  chirurgico. Talvolta si può rallentare, fino anche ad arrestare l’evoluzione del prolasso se affrontato nelle sue fasi iniziali attraverso il controllo del peso corporeo e adottando corretti stili di vita e/o modificando abitudini errate.

Come regola generale per ottenere un risultato soddisfacente è necessario diagnosticare correttamente il problema : per farlo bisogna  interpretare adeguatamente i sintomi riferiti dalla paziente da come sono iniziati a come  si sono evoluti, vanno analizzate le cure  e gli accertamenti già eseguiti. Inoltre  il poter disporre di un ambulatorio dove eseguire i test uroginecologici nel corso dei quali la paziente riveste un ruolo attivo, rappresenta elemento cruciale in tal senso.

Molto spesso la paziente dopo un approccio iniziale viene invitata a completare la fase diagnostica attraverso dei test a domicilio per essere successivamente rivalutata.

Infine altro punto chiave  è il coinvolgimento della paziente: la paziente informata sulla sua condizione, in particolare sulle cause che l’hanno generata oltre al tipo di cura che le viene proposta  avrà più attenzione e seguirà meglio il percorso, talvolta articolato della diagnosi e del trattamento e ciò, è dimostrato, ha conseguenze positive sul risultato.

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